Il Bandito
Granito, calcare, arenaria… ne ho accarezzata di roccia nella mia vita nomade, ma dopo aver conosciuto la Principessa ho sentito il desiderio di coniugare tutto questo con un luogo dove stare in armonia ed accogliere quanti più amici possibile. Molte cose sono accadute in maniera misteriosa e fatale, come il nostro arrivo al Bricco, nella valle dell’Aquila, quando la “vecchia torre” ci ha richiamati a se. Una veranda da cui guardare le pareti di Monte Cucco, illuminate dal sole al tramonto, dove ammirare un triangolo di mare che si staglia di fronte a noi. Un luogo dove tutto è possibile, dove si può scegliere tra passeggiate nei boschi e discese in mountain bike, ma dove, sopratutto, si può arrampicare. Fuggire dal caos della città, sentirsi liberi di praticare ciò che si vuole. Tutto questo mi ha convinto a mettere radici nell’entroterra finalese. Altri luoghi hanno lasciato in me sensazioni forti, eppure divertirmi ancora su questa roccia che conosco dai lontani anni ’80, scoprire movimenti e passaggi, mi dà la consapevolezza che c’è sempre qualcosa di nuovo e di misterioso che ci aspetta…
La Principessa
Finale non è stato quel che si dice un colpo di fulmine, forse perché la prima volta che ho provato a scalare le sue pareti ho dovuto fare i conti con la durezza e le asperità di queste roccie.
Ci sono voluti altri tre anni perché il “castello” di Feglino ci richiamasse a sé. Come una bella addormentata che aspetta un bacio dal suo principe per tornare a mostrare la sua bellezza nascosta. Su queste pareti che guardano il mare io e il Bandito ci mettiamo in gioco ogni giorno, facendo i conti con la voglia di condividere, con i nostri progetti e la difficoltà di rimanere sempre coerenti con noi stessi.
Qui è la nostra sfida, Finale ci ha regalato un sogno: vivere e scalare al sole, certi che “un altro mondo è davvero possibile”. Una possibilità che per noi comincia con gli undici ettari di terra della nostra Azienda Agricola, che circondano il nostro Agriturismo. Un luogo dove le diversità diventano ricchezza, dove il via vai di amici e viandanti è il nostro filo di Arianna che ci guida in questa continua ed irresistibile ricerca.
“Siamo un popolo di sognatori… per questo siamo invincibili”.
Il Castello o Bricco
Il nostro agriturismo si trova nella borgata chiamata Villaggio Caviglia, la struttura è la tipica casa ligure con molti livelli, un “labirinto” di camere e scale che uniscono le varie parti.
Appartenuto al Maresciallo Caviglia (la camera la Residenza era la sua camera ed è ancora presente il letto e l’armadio originale dell’epoca), è sempre stata una casa dedicata alla coltivazione degli orti e degli alberi da frutta con esportazioni a livello internazionale.
Oltre alle camere e alle parti comuni dedicate all’agriturismo vi sono altre parti dedicate al lavoro dei campi come le bellissime cantine, dove venivano tenuti i tini e le botti per il vino e dove si conservavano i prodotti.
Particolare è la presenza di una cappella del ‘600 inserita all’interno della casa, dove si posso ancora ammirare le decorazioni in gesso originarie dell’epoca.